TÍTULO DO SIMPÓSIO:
Dante Alighieri e outros autores italianos e brasileiros: entre o maravilhoso, o fantástico e o mitológico
PROPONENTES:
Maria Celeste Tommasello Ramos (UNESP - Campus de São José do Rio Preto - SP) - mct.ramos@unesp.br
Ionara Satin (UNESP/Araraquara) - ionarasatin@gmail.com
Leonardo Ferreira Aguiar (mestrando USP)
Maria Cecilia Casini (docente USP)
Il presente testo propone un po' audacemente una lettura di una possibile assoluzione, in termini danteschi, di un famoso personaggio 'cattivo' del Decameron, opera di Giovanni Boccaccio, ovvero, Ser Ciappelletto da Prato, protagonista della prima Novella della Prima Giornata (BOCCACCIO, 2014). A partire dai propri testi e dalla struttura morale conferita da Dante Alighieri al suo universo oltremondano descritto nella Divina Commedia, abbiamo usato l'immaginazione per attribuire un luogo possibile al malvagio Ser Ciappelletto. Secondo la nostra interpretazione e seguendo la teoria disponibile, esisterebbero per questo due possibilità: se consideriamo la sua natura di peccatore per eccellenza e l’uso della retoria per mettere in scena la sua menzogna (CAVALLARI, 2013; 2015) contro Dio e contro i sacramenti della Chiesa usando la persona del frate, Dante l’avrebbe messo nella Giudecca, il luogo più buio dell'Inferno; invece, se le sue lacrime (NOBILI, 2013) prima di morire indicano un segno reale di pentimento, Dante l’avrebbe messo nel'Antipurgatorio, luogo di espiazione dei peccati da parte di chi attende ancora una possibilità di salvezza (ALIGHIERI, 2016, p. 257), insieme a Belacqua nel Canto IV della cantica del Purgatorio. Nonostante si tratti di una speculazione, il testo è stato sviluppato alla luce delle ultime teorie critiche sui due grandi autori italiani, in modo da porsi come un contributo al dibattito letterario in corso per il settecentenario delle commemorazioni dantesche del 2021.
PALAVRAS-CHAVE: Letteratura italiana, Dante Alighieri, Giovanni Boccaccio, Ser Ciappelletto, Divina Commedia
REFERÊNCIAS: