TÍTULO DO SIMPÓSIO:
GABRIELE D'ANNUNZIO NELLE SUE VARIE RIVERBERAZIONI ARTISTICHE
Annita Gullo (UFRJ)
La proposta di questo lavoro è riflettere sull’importanza di Gabriele D’Annunzio per la storia della língua italiana. Se Dante è considerato Il padre della língua italiana, certamente D’Annunzio merita Il riconoscimento quale più grande e profondo innovatore dell’italiano contemporaneo: innovatore, certamente, sul piano lessicale, ma ben più radicale riformatore sul piano della sintassi e dell’organizzazione del periodo sia nella lingua parlata sia nella língua scritta. Il lessico dannunziano appariscente e luminosamente aureo, già a partire dal Piacere, avrebbe finito per determinare – erroneamente, da parte di chi lo ha così interpretato – l’adesione all’estetismo, all’amor sensuale e musicale, ancorché vuoto e fine a se stesso, della parola e, sotto quel segno dell’estetismo, d’Annunzio avrebbe poi contribuito alla nuova lingua italiana con un dizionario a volte arcaico a volte innovativo (per i lemmi che solitamente si citano: da “tramezzino” a “scudetto”, e passando ovviamente per “velivolo”); la sintassi dannunziana – indubbiamente meno studiata e meno valutata nella sua più reale ed erosiva innovatività – avrebbe invece indotto, e non solo in letteratura, ben più profondi e duraturi elementi di rivoluzione espressiva.
PALAVRAS-CHAVE: Lo stile dannunziano; lingua italiana contemporanea.
REFERÊNCIAS:
Sorella, A. La tragedia. In Storia della língua italiana a cura di Luca Serianni e Pietro Trifone. Einaudi. Torino, 1993
Rassegna Dannunziana. Atti del convegno del 1989: D’Annunzio e i poeti d’oggi. Pescara, 1990
Rassegna Dannunziana. D’Annunzio e la lingua italiana d’oggi. 42°CONVEGNO NAZIONALE DI STUDI. Pescara, 2015